Sicurezza Tetti – Installazione – Normativa UNI EN 795
L’azienda Volpi & Plebani opera da diversi anni nel settore delle coperture metalliche, occupandosi della loro realizzazione e manutenzione; altra importante attività che contraddistingue questa azienda è, senza dubbio, la progettazione e la realizzazione di linee vita e di sistemi anticaduta nel rispetto della norma UNI EN 795.
Quest’ultima attività risulta essere estremamente importante in quanto consente di tutelare la vita dei lavoratori che, trovandosi ad operare ad alta quota, corrono un rischio piuttosto elevato di caduta e di altri gravi infortuni. Troppo spesso, infatti, si sente parlare di morti bianche, di lavoratori che la mattina si alzano per recarsi in cantiere e la sera non fanno più ritorno a casa. Si tratta, purtroppo, di vicende tristemente attuali, che necessitano obbligatoriamente di provvedimenti che facciano in modo che certi eventi non si verifichino più.
E’ facile capire, quindi, quanto importante sia l’attività che la Volpi & Plebani Lattonerie svolge in questo campo, e quanto essa sia fondamentale per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Nel seguito saranno illustrate le varie apparecchiature di linee vita e di sistemi anticaduta e la relativa installazione. Un doveroso approfondimento merita, inoltre, la normativa che regolamenta questo settore, che verrà analizzata nel dettaglio, al fine di comprendere come le autorità competenti cercano di porre rimedio alla tragedia delle morti sul lavoro e quanto la Volpi & Plebani Lattonerie agisca nel rispetto della legge.
SICUREZZA TETTI
Il lavoro degli operai che si occupano della copertura degli edifici è estremamente rischioso. Lavorando ad alte quote, infatti, questi operai possono essere soggetti a gravissimi infortuni, se non, addirittura, al rischio di perdere la propria vita. Da questo è facilmente intuibile quanto grande sia l’importanza della sicurezza per chi lavora sui tetti, ottenibile solo ed esclusivamente mediante dispositivi ad hoc, certificati e sicuri.
Tali dispositivi hanno il nome di linee vita: si tratta, sostanzialmente, di impianti di sicurezza salvavita, che si compongono di strutture di ancoraggio permanenti che consentono, ad uno o più operatori, di agganciarsi ed operare sulle coperture in totale sicurezza, avendo anche una discreta possibilità di movimento.
E’ importante precisare che non esistono sistemi anticaduta standard che vanno bene per ogni copertura; occorre, infatti, valutare che ogni tetto necessita di dispositivi di ancoraggio realizzati appositamente per esso, in quanto devono tener conto delle caratteristiche peculiari di ogni copertura.
Sommariamente, però, è possibile tracciare delle linee guida che illustrino, in maniera estremamente chiara, i requisiti che i dispositivi anticaduta devono obbligatoriamente avere.
Innanzitutto essi devono essere idonei alla struttura della specifica copertura, al fine di ottimizzare la sicurezza dei lavoratori su di essa; devono, poi, essere certificati secondo la normativa UNI EN 795 e comprendere un opportuno manuale che illustri le istruzioni per il montaggio e specifichi i dati tecnici che occorrono per valutare correttamente la struttura su cui andranno applicati, al fine di effettuare una corretta progettazione. Essi devono, inoltre, ridurre al minimo le sollecitazioni a cui l’operatore sarebbe soggetto nell’eventuale caduta e necessitano di periodiche ispezioni, generalmente ad intervalli regolari di dodici mesi, e di regolari operazioni di manutenzione, da effettuare secondo le specifiche fornite dal costruttore all’interno del manuale d’uso.
Le linee vita sono la soluzione ottimale per la sicurezza di chi opera interventi di manutenzione e di installazione salendo sulle coperture, come, ad esempio, gli installatori di impianti fotovoltaici o tecnologici in generale, i tecnici per la pulizia di grondaie e canne fumarie e quelli che si occupano delle impermeabilizzazioni, per citarne solo alcuni.
Questi dispositivi, inoltre, consentono, oltre che di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, anche di evitare eventuali sanzioni amministrative; la sicurezza, secondo il Decreto Legislativo 81 nazionale del 09/04/2008 (Testo Unico), è obbligatoria nella manutenzione delle coperture e, quindi, in caso di mancanza o di inadeguatezza dei dispositivi volti a tutelarla, il responsabile dell’immobile può essere coinvolto in azioni penali e civili.
Le linee vita, inoltre, hanno la caratteristica di essere il dispositivo di sicurezza che si rivela più economico nel tempo, di essere utilizzabili anche in presenza di neve e di avere un minimo impatto visivo.
Tutte le caratteristiche fin qui descritte rendono piuttosto facile capire come questo dispositivo sia la scelta ottimale per la sicurezza di chi opera sui tetti.
INSTALLAZIONE
L’installazione delle linee vita, o di qualsiasi altro dispositivo anticaduta, dipende sostanzialmente dalle caratteristiche peculiari della copertura sulla quale dovranno essere posizionati e dalla classe di ancoraggio che li contraddistingue.
La normativa di riferimento descrive tali classi e le caratteristiche che un dispositivo di ancoraggio deve avere, ma spesso non fornisce informazioni pratiche sulla correttezza dell’installazione di questi ultimi.
Occorre, quindi, rivolgersi ad aziende che operano da anni nel settore, e che, per questo motivo, hanno acquisito, nel tempo, un’esperienza tale da garantire efficacia ed efficienza nel proprio lavoro.
La Volpi & Plebani Lattonerie è la scelta ideale per chi si trova nella provincia di Monza e Brianza, area in cui l’azienda opera da tempo, e in cui ha dimostrato competenza e correttezza.
L’azienda, infatti, realizza su commessa particolari sistemi anticaduta e linee vita che meglio si adattano alla configurazione della copertura di ogni edificio, garantendo risultati eccellenti e personalizzati. Essa, su richiesta del cliente, invia i propri incaricati specializzati ad effettuare un’attenta valutazione delle caratteristiche della copertura su cui effettuare l’installazione, e successivamente, dopo un’accurato lavoro di progettazione, è in grado di fornire la soluzione che meglio risponde alle specifiche esigenze del committente. La Volpi & Plebani Lattonerie, infatti, è, ad oggi, la naturale evoluzione di un’azienda artigianale che, nel tempo, ha migliorato le proprie prestazioni, fino ad arrivare alla produzione a livello industriale. Ciò, tuttavia, non ha snaturato l’azienda che conserva ancora oggi, infatti, la matrice artigianale che l’ha contraddistinta all’inizio e che, attualmente, le consente di offrire ai propri clienti realizzazioni ed installazioni accurate che interpretano al meglio le richieste anche dei clienti più esigenti, assicurando sempre una completa garanzia sui materiali utilizzati e sulla qualità del lavoro svolto.
Il tutto per garantire al cliente un lavoro soddisfacente che non si esaurisce con l’installazione del sistema anticaduta, ma che continua nel tempo, grazie anche alla possibilità, per esso, di rivolgersi all’azienda per qualsiasi esigenza futura.
NORMATIVA UNI EN 795
Un approfondimento importante merita la normativa che regolamenta il settore delle linee vita e dei sistemi anticaduta.
La normativa UNI EN 795 è il recepimento, in lingua italiana, della corrispondente norma europea EN 795, emanata nel luglio 1996 e successivamente aggiornata ad ottobre 2000.
Essa sostanzialmente si prefigge l’obiettivo di precisare i requisiti che i dispositivi di ancoraggio e di protezione di caduta dall’alto devono necessariamente avere, oltre che specificare le istruzioni per l’uso di questi ultimi e i relativi metodi di prova.
Per prima cosa la sopracitata normativa fornisce, in maniera dettagliata e precisa, alcune importanti definizioni, senza le quali si potrebbe non capire o perlomeno fare confusione su ciò che la stessa norma si propone di trasmettere.
E così, viene spiegato cosa si intende per dispositivi di ancoraggio, punto di ancoraggio, ancoraggio strutturale, linea di ancoraggio, rotaia di ancoraggio, classe di ancoraggio e via dicendo.
Successivamente vengono illustrati i requisiti relativi alle prove che tali dispositivi devono superare per poter esser definiti a norma; nello specifico si tratta di due prove, una statica ed una dinamica.
Si passa poi alla definizione dei requisiti generali che un dispositivo di ancoraggio deve avere, che consistono, in linea di massima, in una configurazione tale da poter accettare opportunamente il dispositivo di protezione individuale, garantendo che esso, quando viene correttamente applicato, non possa staccarsi involontariamente. Sono, poi, spiegati i requisiti che ogni specifica classe di ancoraggio deve soddisfare e le relative prove da superare.
Nella parte finale della normativa è possibile, inoltre, trovare alcune importanti informazioni circa l’uso di tali dispositivi; le istruzioni per l’uso di questi ultimi, infatti, devono essere fornite, dal relativo costruttore, nella lingua madre del Paese di destinazione, e devono essere complete di una dichiarazione che attesti che tali dispositivi siano stati sottoposti, e abbiano, ovviamente, superato, le prove dichiarate nella normativa. Il fabbricante, inoltre, è obbligato a fornire corrette istruzioni riguardo l’installazione di tali dispositivi.
La Volpi & Plebani Lattonerie opera nel pieno rispetto della suddetta normativa, garantendo, in questo modo, la salute e la sicurezza di quei lavoratori che, operando quotidianamente ad alte quote, rischiano la propria vita tutti i giorni.